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Via dei Volsci, 126, 126
00185 Rome (RM)
+39 349 749 4659 infowishlistroma@libero.it

Musica, teatro, cinema, pittura. Da sempre esiste una frettolosa corsa ad etichettare ogni cosa. Qualsiasi forma d’arte , quasi per definizione , deve essere identificata, marchiata a fuoco. Generi e sottogeneri iniziano ad intrecciarsi, spingersi, darsi spallate, guardarsi con sospetto. Ascolti un brano che ti dà brividi, è come se l’avessi scritto tu: “E’ Indie, Alternative rock, con sfumature Post-grunge e anche un po’ Post-punk!!!” Ne ascolti un altro, la mano è sempre la stessa, la tua. Perché niente incarna te stesso più di quella melodia. Perché ognuno è la musica che ascolta: ”New wave, Shoegaze, Alt pop, Dreampop…INDIETRONICA!!!” All’inizio vedere le tue emozioni etichettate con strane combinazioni di parole quasi ti inorgoglisce. E pensi: ”Che bello essere di nicchia!” Poi rifletti. Mentre ascolti il tuo pezzo preferito del momento a tutto volume. Sì, è vero, le radio e le classifiche spesso propinano cose inascoltabili. Quando quell’artista che ti ha colpito nel cuore si vende allo star-system e sguazza nel commerciale provi una delusione tremenda, ti senti tradito.
“Ma come, ti ho dato i miei anni migliori, le mie emozioni più belle e mi tratti così!?! Non potevi trovare il giusto compromesso col mainstream?!? Ora hai 7 milioni di visualizzazioni su Youtube. Non ti bastavamo io e 36mila click!?! PERCHEEEE’!!!” Tutto vero. Forse anche giusto. Ma poi la riflessione scava ancora più a fondo. Hai premuto il tasto “Repeat”, la mente viaggia. E alla fine arrivi al punto focale, alla domanda: PERCHE’ ETICHETTARE UN’EMOZIONE. Perché confinarla in un genere e renderla automaticamente poco avvicinabile. La musica è trasposizione d’amore nel senso più alto, un dettato emozionale fedelmente riportato tra le note. E’ colonna sonora di ogni frammento di pensiero. E tu sei lì che ascolti una canzone, la svisceri, la senti. Senti che parla di te, a volte non conosci il testo ma è come se lo sapessi, sai che parla di te. E la traduzione trovata in un libro prima, su internet poi, non farà altro che confermarlo. L’hai scritta tu…e l’avrai scritta tu tra 10 anni. E allora perché chiuderla in un genere. Perché non chiamarla semplicemente “buona musica”. E darle l’occasione di uscire. Urlare. Suonare. Farsi ascoltare. Farsi piacere.
Senza timori. Senza prosopopea. Senza presunzione.
Giovani band, musicisti esperti, Solisti, gruppi.Questa è la nostra “Wishlist”, la nostra lista dei desideri: dare la possibilità di suonare e ascoltare buona musica. Renderla accessibile. Mentre bevi una birra, parli con un amico o guardi il tuo amore. Tutto qui.
Musica=Arte.
Arte=Pittura,Fotografia,Scultura,Teatro. Viviamo in un mondo cinico e la vita, il più delle volte, ci rende freddi e aridi. Accantoniamo interessi che ci emozionano o, perlopiù, li teniamo nascosti nell’angolo di una stanza. Ma da bambini ti insegnano che non c’è nulla di male nel sognare. Ecco…ci piacerebbe dare eco alle passioni, ospitando artisti di ogni estrazione e vocazione. Un’idea semplice: mettere a VOSTRA disposizione i nostri spazi. Essere il vostro piccolo centro espositivo. Che siano pochi accenni su tela , piccoli scatti di una macchina, non importa. Non cerchiamo l’artista navigato e affermato. Non saremo mai una vera mostra o un teatro autentico e non siamo megalomani né presuntuosi. Ma abbiamo un palco e alcune pareti :-) E siamo piccoli profani sognatori. E se un vostro quadro, una vostra fotografia, una vostra interpretazione facesse sognare anche solo una persona, anche solo voi stessi, beh…sarebbe un successo sincero.
Fatevi avanti, fateci proposte. Ne discuteremo senza il minimo preconcetto. PERCHE’NO?;-)

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