Veio lost City? Ricerche in corso su una città che riemerge

Venerdì 28 marzo 2025 alle ore 16.00 Laura Michetti* ci porterà a scoprire le nuove ricerche in corso nell'antica Veio.
Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti.
Prenotazioni all’indirizzo mn-etru.didattica@cultura.gov.it
Quella degli Etruschi è una storia di città.
Città che nel corso del primo millennio a.C. hanno primeggiato nell’Italia preromana e controllato vasti territori in direzione della costa e verso l’entroterra, sfruttandone le risorse naturali, gestendo quelle minerarie, avvalendosi delle vie di comunicazione fluviali e marittime, interagendo alla pari con le grandi realtà della compagine mediterranea.
Città ancora esistenti, dove la vita non si è mai interrotta da quasi tremila anni. Oppure città sepolte, abbandonate e ancora in parte da far emergere e da capire appieno, come Veio, centro interno gravitante sulla valle tiberina, ma aperto a una dimensione di contatto al pari delle città costiere. Una città che merita ancora grande attenzione. Da un lato, lost city, dall’altro prezioso laboratorio dove sperimentare nuovi modelli di indagine e di valorizzazione.
Le ricerche intraprese e in corso di progettazione da parte della Sapienza Università di Roma – in stretta collaborazione con la Soprintendenza, con il Museo di Villa Giulia e con gli enti preposti alla tutela del sito – sono volte a far emergere sempre meglio l’identità di una grande città etrusca che ha fatto del controllo attento del proprio territorio uno dei tratti strategici della propria identità.
*Laura Michetti è Professore associato di Etruscologia e Antichità italiche alla Sapienza Università di Roma, coordinatrice del curriculum di Etruscologia del Dottorato in Archeologia e direttrice del Museo delle Antichità etrusche e italiche. Membro ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, dal 2016 dirige la missione di scavo presso il porto e il santuario etrusco di Pyrgi. La sua attività di ricerca è incentrata sull’archeologia del sacro, sul rapporto tra città e territorio in Etruria, sulle produzioni artigianali e gli aspetti del rituale funerario nell’Italia preromana.
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Venerdì 28 marzo 2025 alle ore 16.00 Laura Michetti* ci porterà a scoprire le nuove ricerche in corso nell'antica Veio.
Ingresso gratuito in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti.
Prenotazioni all’indirizzo mn-etru.didattica@cultura.gov.it
Quella degli Etruschi è una storia di città.
Città che nel corso del primo millennio a.C. hanno primeggiato nell’Italia preromana e controllato vasti territori in direzione della costa e verso l’entroterra, sfruttandone le risorse naturali, gestendo quelle minerarie, avvalendosi delle vie di comunicazione fluviali e marittime, interagendo alla pari con le grandi realtà della compagine mediterranea.
Città ancora esistenti, dove la vita non si è mai interrotta da quasi tremila anni. Oppure città sepolte, abbandonate e ancora in parte da far emergere e da capire appieno, come Veio, centro interno gravitante sulla valle tiberina, ma aperto a una dimensione di contatto al pari delle città costiere. Una città che merita ancora grande attenzione. Da un lato, lost city, dall’altro prezioso laboratorio dove sperimentare nuovi modelli di indagine e di valorizzazione.
Le ricerche intraprese e in corso di progettazione da parte della Sapienza Università di Roma – in stretta collaborazione con la Soprintendenza, con il Museo di Villa Giulia e con gli enti preposti alla tutela del sito – sono volte a far emergere sempre meglio l’identità di una grande città etrusca che ha fatto del controllo attento del proprio territorio uno dei tratti strategici della propria identità.
*Laura Michetti è Professore associato di Etruscologia e Antichità italiche alla Sapienza Università di Roma, coordinatrice del curriculum di Etruscologia del Dottorato in Archeologia e direttrice del Museo delle Antichità etrusche e italiche. Membro ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, dal 2016 dirige la missione di scavo presso il porto e il santuario etrusco di Pyrgi. La sua attività di ricerca è incentrata sull’archeologia del sacro, sul rapporto tra città e territorio in Etruria, sulle produzioni artigianali e gli aspetti del rituale funerario nell’Italia preromana.