Presentazione del libro Dead End, di Nicola Moscelli
martedì 28 gennaio, ore 19
Presentazione del libro
Dead End
di Nicola Moscelli
pubblicato da Penisola edizioni
Dead End è un documentario visuale sviluppato da Nicola Moscelli nei tre anni della pandemia in cui s’intersecano il passato e il presente del confine tra Stati Uniti e Messico.
Il leitmotiv del dead end, sia fisico che metaforico, trascende il confine geografico e attraversa l’intera narrazione, sollecitando il lettore ad approfondire l’innervato tessuto di eventi e problematiche che caratterizzano queste terre di confine. Le immagini di Streetview catturate lungo entrambi i lati del confine rivelano scene senza filtri di cruda bellezza, dure realtà e molte strade senza uscita. Ciò che hanno in comune è il retrogusto di una storia interrotta, di una magia sospesa, di un significato perduto. Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, l’autore arricchisce queste vedute d’iper- sorveglianza contemporanee e vecchie stampe con citazioni di persone comuni e personaggi storici, estratti da documenti governativi, interviste, social media, frammenti di poesie e testi di canzoni.
Queste testimonianze della dimensione storica, culturale e poetica delle terre di confine vengono così disseppellite dall’oblio del presente, forgiando una realtà aumentata a beneficio della riflessione collettiva.
Il lavoro apre a un metodo d’indagine che rilancia il confine come dispositivo interpretativo, concettuale e ottico: un’archeologia “scopica” che utilizza le immagini come fossili della memoria sociale.
* * *
Tuesday January 28th, 7 pm
Book presentation
Dead End
by Nicola Moscelli
published by Penisola edizioni
Dead End is a visual investigation that intersects the past and present of the border between the United States and Mexico developed by Nicola Moscelli during the three years of the pandemic.
The leitmotif of the dead end, both physical and metaphorical, transcends the geographical boundary and weaves through the entire narrative, urging the reader to delve into the complex, innervated fabric of events and issues that the borderlands have witnessed since their inception. Streetview imagery captured from both sides of the border reveals unfiltered scenes of stark beauty, harsh realities, and many roads ending abruptly. What they have in common is the aftertaste of an interrupted story, of suspended magic, of meaning lost in nothingness.
Through a meticulous research work, the author enriches these contemporary hyper- surveillance sceneries and old prints with quotes from ordinary people and historical figures, excerpts from government documents, interviews, social media, fragments of poems and song lyrics. These pieces of evidence of the historical, cultural, and poetic dimensions of the borderlands are thus unearthed from nowness oblivion, forging an augmented reality to the aid of collective reflection.
The investigation opens up a method to relaunch the border as an interpretive, conceptual, and optical device: a “scopic” archaeology that uses images as fossils of social memory.
Dates
Description
martedì 28 gennaio, ore 19
Presentazione del libro
Dead End
di Nicola Moscelli
pubblicato da Penisola edizioni
Dead End è un documentario visuale sviluppato da Nicola Moscelli nei tre anni della pandemia in cui s’intersecano il passato e il presente del confine tra Stati Uniti e Messico.
Il leitmotiv del dead end, sia fisico che metaforico, trascende il confine geografico e attraversa l’intera narrazione, sollecitando il lettore ad approfondire l’innervato tessuto di eventi e problematiche che caratterizzano queste terre di confine. Le immagini di Streetview catturate lungo entrambi i lati del confine rivelano scene senza filtri di cruda bellezza, dure realtà e molte strade senza uscita. Ciò che hanno in comune è il retrogusto di una storia interrotta, di una magia sospesa, di un significato perduto. Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, l’autore arricchisce queste vedute d’iper- sorveglianza contemporanee e vecchie stampe con citazioni di persone comuni e personaggi storici, estratti da documenti governativi, interviste, social media, frammenti di poesie e testi di canzoni.
Queste testimonianze della dimensione storica, culturale e poetica delle terre di confine vengono così disseppellite dall’oblio del presente, forgiando una realtà aumentata a beneficio della riflessione collettiva.
Il lavoro apre a un metodo d’indagine che rilancia il confine come dispositivo interpretativo, concettuale e ottico: un’archeologia “scopica” che utilizza le immagini come fossili della memoria sociale.
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Tuesday January 28th, 7 pm
Book presentation
Dead End
by Nicola Moscelli
published by Penisola edizioni
Dead End is a visual investigation that intersects the past and present of the border between the United States and Mexico developed by Nicola Moscelli during the three years of the pandemic.
The leitmotif of the dead end, both physical and metaphorical, transcends the geographical boundary and weaves through the entire narrative, urging the reader to delve into the complex, innervated fabric of events and issues that the borderlands have witnessed since their inception. Streetview imagery captured from both sides of the border reveals unfiltered scenes of stark beauty, harsh realities, and many roads ending abruptly. What they have in common is the aftertaste of an interrupted story, of suspended magic, of meaning lost in nothingness.
Through a meticulous research work, the author enriches these contemporary hyper- surveillance sceneries and old prints with quotes from ordinary people and historical figures, excerpts from government documents, interviews, social media, fragments of poems and song lyrics. These pieces of evidence of the historical, cultural, and poetic dimensions of the borderlands are thus unearthed from nowness oblivion, forging an augmented reality to the aid of collective reflection.
The investigation opens up a method to relaunch the border as an interpretive, conceptual, and optical device: a “scopic” archaeology that uses images as fossils of social memory.