Parlami D'amore - Quando la radio cantava la vita
🎫 Biglietti € 10
🎫 Ingresso aperto a tutti
☎️ info e prevendite http://www.teatrosocjale.it/ e 3276719681
Inizio spettacolo ore 21 - apertura porte ore 20
Al termine si potranno gustare i mitici cappelletti del Socjale, a pagamento e previa prenotazione la sera stessa
In occasione dei 100 anni della Radio Italiana, Mario Incudine in un viaggio di musica, parole, amarcord e ironia nell’Italia degli Anni Venti e Trenta.
con Mario Incudine
di Costanza DiQuattro
regia Pino Strabioli
Orchestra La Corelli
direttore Jacopo Rivani
e con Antonio Vasta pianoforte e fisarmonica
arrangiamenti Davide Coppola e Valter Sivilotti
suono Pino Ricosta
scene Paolo Previti
produzione Centro Teatrale Bresciano
In occasione dei 100 anni della Radio Italiana il Teatro Socjale presenta un omaggio alla canzone degli anni Venti e Trenta: un repertorio poco battuto, ricco di fascino e di bellezza. Ma anche il racconto di un pezzo di storia d’Italia. Questo è Parlami d’amore con Mario Incudine che ci accompagna in un viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti. Uno spettacolo scritto da Costanza DiQuattro e diretto da Pino Strabioli, con l’Orchestra La Corelli diretta da Jacopo Rivani, al pianoforte e alla fisarmonica Antonio Vasta.
Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita delle radio, che divenne il mezzo principale della propaganda fascista, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un “affare” comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, famigliari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto entrarono a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica.
Sotto la guida di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine sono al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un “materiale” da riportare a galla e da incorniciare.
Dates
Description
🎫 Biglietti € 10
🎫 Ingresso aperto a tutti
☎️ info e prevendite http://www.teatrosocjale.it/ e 3276719681
Inizio spettacolo ore 21 - apertura porte ore 20
Al termine si potranno gustare i mitici cappelletti del Socjale, a pagamento e previa prenotazione la sera stessa
In occasione dei 100 anni della Radio Italiana, Mario Incudine in un viaggio di musica, parole, amarcord e ironia nell’Italia degli Anni Venti e Trenta.
con Mario Incudine
di Costanza DiQuattro
regia Pino Strabioli
Orchestra La Corelli
direttore Jacopo Rivani
e con Antonio Vasta pianoforte e fisarmonica
arrangiamenti Davide Coppola e Valter Sivilotti
suono Pino Ricosta
scene Paolo Previti
produzione Centro Teatrale Bresciano
In occasione dei 100 anni della Radio Italiana il Teatro Socjale presenta un omaggio alla canzone degli anni Venti e Trenta: un repertorio poco battuto, ricco di fascino e di bellezza. Ma anche il racconto di un pezzo di storia d’Italia. Questo è Parlami d’amore con Mario Incudine che ci accompagna in un viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti. Uno spettacolo scritto da Costanza DiQuattro e diretto da Pino Strabioli, con l’Orchestra La Corelli diretta da Jacopo Rivani, al pianoforte e alla fisarmonica Antonio Vasta.
Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita delle radio, che divenne il mezzo principale della propaganda fascista, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un “affare” comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, famigliari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto entrarono a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica.
Sotto la guida di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine sono al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un “materiale” da riportare a galla e da incorniciare.