L'orso Felice
๐'๐๐๐๐ ๐
๐๐๐๐๐
๐๐๐๐ญ๐ซ๐จ ๐๐๐ ๐๐ณ๐ณ๐ข
domenica 20 ottobre ore 16.30
Teatro San Teodoro (Via Corbetta 7, Cantù)
๐๐ฉ๐๐ญ๐ญ๐๐๐จ๐ฅ๐จ ๐๐ข๐ง๐๐ข๐ญ๐จ๐ซ๐ ๐๐ง-๐๐จ๐ฑ ๐๐๐๐
๐๐๐ง๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐จ๐ฌ๐ฌ๐๐ซ๐ฏ๐๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐จ ๐๐ซ๐ข๐ญ๐ข๐๐จ ๐๐ง-๐๐จ๐ฑ ๐๐๐ซ๐๐ ๐๐๐๐
๐๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐จ๐ซ ๐ฌ๐ฉ๐๐ญ๐ญ๐๐๐จ๐ฅ๐จ ๐๐จ๐ฎ๐ง๐ ๐๐ง๐ ๐๐ข๐๐ฌ ๐ฉ๐ซ๐๐ฌ๐ฌ๐จ ๐
๐๐ฌ๐ญ๐ข๐ฏ๐๐ฅ ๐๐ง๐ญ๐๐ซ๐ง๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐๐ฅ๐ ๐๐ข ๐๐๐๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ข ๐๐จ๐ซ๐ข๐ง๐จ
๐๐๐ซ๐ญ๐๐๐ข๐ฉ๐๐ง๐ญ๐ ๐๐ฅ ๐
๐๐ฌ๐ญ๐ข๐ฏ๐๐ฅ ๐๐ง๐ญ๐๐ซ๐ง๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐๐ฅ๐ ๐๐ข ๐๐๐๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ข ๐๐ฎ๐ ๐๐ง๐จ
๐ญ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐
Lo spettacolo, tratto da L’orso che non c’era di Oren Lavie, indaga il tema dell’identità in modo poetico e leggero, come solo un Orso Felice può fare.
“๐ถ’๐๐๐ ๐ข๐๐ ๐ฃ๐๐๐ก๐, ๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ ๐น๐, ๐ข๐ ๐๐๐ข๐๐๐ก๐.
๐๐๐ ๐๐๐ ๐ข๐ ๐๐๐ข๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐.
๐๐๐ ๐๐๐ ๐ข๐ ๐๐๐ข๐๐๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ก๐.
๐ธ๐๐ ๐ข๐ ๐๐๐ข๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐๐๐.
๐ธ ๐๐ ๐๐๐ข๐๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ฃ๐ ๐ข๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ก๐ก๐๐ก๐๐๐. ๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ ๐น๐.”
Nasce prima l’orso o il suo prurito?
La favola di Oren Lavie sembra chiederci la soluzione a questo indovinello che ricorda un famoso paradosso. Nasce prima l’uovo o prima la gallina? Dal Prurito dell’incipit, gratta gratta, nasce un orso. “Bè, tutti sanno che gli orsi si grattano quando sentono prurito, ma non molte persone sanno che i Pruriti si grattano perché sono Orsi!”
L’orso trova nella tasca della sua pelliccia un foglietto con una domanda (Tu sei me?) E tre indizi: sono un orso molto gentile, sono un orso felice e anche molto bello. Inizia così una storia semplice ma filosofica di un orso alla ricerca di se stesso, della propria identità, che cerca risposte a domande apparentemente semplici e lo fa relazionandosi con gli altri perché è solo attraverso i rapporti interpersonali che possiamo realmente capire chi siamo.
Intraprende allora il suo percorso nella Fantastica Foresta dove impara a riconoscere i diversi tipi di silenzio: il piccolo silenzio delle foglie, quello profondo della terra, l’antico silenzio degli alberi e il silenzio più silenzio di tutti, il suo. Il suo silenzio lo porta a fare la conoscenza della Mucca Mollacciona (una morbida mucca che assomiglia molto ad una poltrona!), del Penultimo Pinguino, a scoprire che è molto meglio annusare i fiori che contarli e che per andare Avanti, certe volte, è anche necessario perdersi!
Una storia semplice ma filosofica. Uno strano orso, sognatore, un po’ sulle nuvole, che cerca se stesso, la propria identità e la propria strada e lo fa sia guardandosi dentro (frugandosi nelle tasche!), che relazionandosi con gli altri, perché è anche e soprattutto con l’interazione con ciò che è “altro da sé” che si può scoprire chi si è veramente. Un viaggio per scoprire come ci vediamo e come ci vedono gli altri perché non tutti ci vedono allo stesso modo e forse siamo la somma di tutti questi sguardi… e di quelli che ancora non ci son stati rivolti.
L’orso felice vive davvero su un grande azzardo, avendo come protagonista un vero e proprio attore vestito da Orso (Federico Dimitri) che avrebbe in sè tutti i pericolosi germi della parodia. Lo spettacolo invece riesce in modo assolutamente poetico a parlare di identità osservando in scena un orso, proprio quell’ orso che gioiosamente in modo teatralmente naturale si comporta da orso, muovendosi a suo agio in una foresta realizzata con semplicissimi tubi di cartone che foresta è e ci appare.
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๐๐ข ๐ ๐๐จ๐ง Elisa Canessa e Federico Dimitri
๐ฉ๐ซ๐จ๐๐ฎ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ Pilar Ternera/Nuovo Teatro delle Commedie
๐๐จ๐ง compagnia Dimitri/Canessa
๐๐จ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐ฆ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ’๐จ๐ซ๐ฌ๐จ Gisella Butera, Matilde Gori e Chiara Manetti
๐ข๐ง ๐๐จ๐ฅ๐ฅ๐๐๐จ๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐จ๐ง L'arte della Terra Festival
๐๐๐ข ๐ ๐๐ง๐ง๐ข ๐๐ ๐ฅ๐ข ๐ ๐๐ง๐ง๐ข
๐ Scopri di più e acquista i biglietti: https://www.teatrosanteodoro.it/.../evento/orso-felice/
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๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐
Il Teatro San Teodoro è a Cantù in via Corbetta 7
Google Maps: https://bit.ly/tst-dove-siamo
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ฟ๏ธ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐
A pochi passi dal Teatro è disponibile un grande parcheggio gratuito (in via Murazzo).
Dates
Description
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domenica 20 ottobre ore 16.30
Teatro San Teodoro (Via Corbetta 7, Cantù)
๐๐ฉ๐๐ญ๐ญ๐๐๐จ๐ฅ๐จ ๐๐ข๐ง๐๐ข๐ญ๐จ๐ซ๐ ๐๐ง-๐๐จ๐ฑ ๐๐๐๐
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Lo spettacolo, tratto da L’orso che non c’era di Oren Lavie, indaga il tema dell’identità in modo poetico e leggero, come solo un Orso Felice può fare.
“๐ถ’๐๐๐ ๐ข๐๐ ๐ฃ๐๐๐ก๐, ๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ ๐น๐, ๐ข๐ ๐๐๐ข๐๐๐ก๐.
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Nasce prima l’orso o il suo prurito?
La favola di Oren Lavie sembra chiederci la soluzione a questo indovinello che ricorda un famoso paradosso. Nasce prima l’uovo o prima la gallina? Dal Prurito dell’incipit, gratta gratta, nasce un orso. “Bè, tutti sanno che gli orsi si grattano quando sentono prurito, ma non molte persone sanno che i Pruriti si grattano perché sono Orsi!”
L’orso trova nella tasca della sua pelliccia un foglietto con una domanda (Tu sei me?) E tre indizi: sono un orso molto gentile, sono un orso felice e anche molto bello. Inizia così una storia semplice ma filosofica di un orso alla ricerca di se stesso, della propria identità, che cerca risposte a domande apparentemente semplici e lo fa relazionandosi con gli altri perché è solo attraverso i rapporti interpersonali che possiamo realmente capire chi siamo.
Intraprende allora il suo percorso nella Fantastica Foresta dove impara a riconoscere i diversi tipi di silenzio: il piccolo silenzio delle foglie, quello profondo della terra, l’antico silenzio degli alberi e il silenzio più silenzio di tutti, il suo. Il suo silenzio lo porta a fare la conoscenza della Mucca Mollacciona (una morbida mucca che assomiglia molto ad una poltrona!), del Penultimo Pinguino, a scoprire che è molto meglio annusare i fiori che contarli e che per andare Avanti, certe volte, è anche necessario perdersi!
Una storia semplice ma filosofica. Uno strano orso, sognatore, un po’ sulle nuvole, che cerca se stesso, la propria identità e la propria strada e lo fa sia guardandosi dentro (frugandosi nelle tasche!), che relazionandosi con gli altri, perché è anche e soprattutto con l’interazione con ciò che è “altro da sé” che si può scoprire chi si è veramente. Un viaggio per scoprire come ci vediamo e come ci vedono gli altri perché non tutti ci vedono allo stesso modo e forse siamo la somma di tutti questi sguardi… e di quelli che ancora non ci son stati rivolti.
L’orso felice vive davvero su un grande azzardo, avendo come protagonista un vero e proprio attore vestito da Orso (Federico Dimitri) che avrebbe in sè tutti i pericolosi germi della parodia. Lo spettacolo invece riesce in modo assolutamente poetico a parlare di identità osservando in scena un orso, proprio quell’ orso che gioiosamente in modo teatralmente naturale si comporta da orso, muovendosi a suo agio in una foresta realizzata con semplicissimi tubi di cartone che foresta è e ci appare.
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๐๐ข ๐ ๐๐จ๐ง Elisa Canessa e Federico Dimitri
๐ฉ๐ซ๐จ๐๐ฎ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ Pilar Ternera/Nuovo Teatro delle Commedie
๐๐จ๐ง compagnia Dimitri/Canessa
๐๐จ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐ฆ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ’๐จ๐ซ๐ฌ๐จ Gisella Butera, Matilde Gori e Chiara Manetti
๐ข๐ง ๐๐จ๐ฅ๐ฅ๐๐๐จ๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐จ๐ง L'arte della Terra Festival
๐๐๐ข ๐ ๐๐ง๐ง๐ข ๐๐ ๐ฅ๐ข ๐ ๐๐ง๐ง๐ข
๐ Scopri di più e acquista i biglietti: https://www.teatrosanteodoro.it/.../evento/orso-felice/
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Il Teatro San Teodoro è a Cantù in via Corbetta 7
Google Maps: https://bit.ly/tst-dove-siamo
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A pochi passi dal Teatro è disponibile un grande parcheggio gratuito (in via Murazzo).