Federale + Città Deserta
📣 15/11/2024
𝖥𝖤𝖣𝖤𝖱𝖠𝖫𝖤 + 𝖢𝖨𝖳𝖳𝖠̀ 𝖣𝖤𝖲𝖤𝖱𝖳𝖠
#𝗕𝗥𝗢𝗡𝗦𝗢𝗡𝟮𝟬
📍#𝗯𝗿𝗼𝗻𝘀𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝗯 | 𝘃𝗶𝗮 𝗰𝗲𝗹𝗹𝗮 𝟱𝟬, 𝗥𝗮𝘃𝗲𝗻𝗻𝗮
🎫 10€ https://link.dice.fm/z5d6aa0532bc
Se Lee Hazlewood avesse fatto un disco con Nick Cave e avessero assunto Ennio Morricone per gli arrangiamenti, il disco suonerebbe proprio come i Federale. Canzoni cupe e narrative, con un'attitudine cinematografica, si scontrano con i riferimenti stilistici del passato. Gli arrangiamenti delle canzoni spaziano tra i paesaggi gotici degli anni '80 e le scorribande italiane sotto il sole cocente. E per tutto il tempo il profondo e melenso richiamo della voce baritonale di Collin Hegna ci trascina attraverso foreste di archi e sintetizzatori.
L’orizzonte è sabbia e nebbia, ma c’è qualcosa di misterioso che si cela nell’ombra, qualcosa di pronto per essere scoperto. È Città Deserta, il nuovo progetto nato durante la pandemia dalle produzioni in studio di Luca Landi (sintetizzatori, chitarra elettrica, sassofono, voce) e Mattia Gabbrielli (basso, sintetizzatori, chitarra elettrica, piano, voce), oltre che dalle batterie e dalle percussioni di Fabio Ricciolo.
Il loro sound può definirsi space-cowboy kraut, ispirato agli arpeggiatori di stampo inevitabilmente John Carpenter e alle colonne sonore di maestri italiani quali Alessandro Alessandroni, Piero Umiliani e Giuliano Sorgini, tra gli altri.
Dates
Description
📣 15/11/2024
𝖥𝖤𝖣𝖤𝖱𝖠𝖫𝖤 + 𝖢𝖨𝖳𝖳𝖠̀ 𝖣𝖤𝖲𝖤𝖱𝖳𝖠
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Se Lee Hazlewood avesse fatto un disco con Nick Cave e avessero assunto Ennio Morricone per gli arrangiamenti, il disco suonerebbe proprio come i Federale. Canzoni cupe e narrative, con un'attitudine cinematografica, si scontrano con i riferimenti stilistici del passato. Gli arrangiamenti delle canzoni spaziano tra i paesaggi gotici degli anni '80 e le scorribande italiane sotto il sole cocente. E per tutto il tempo il profondo e melenso richiamo della voce baritonale di Collin Hegna ci trascina attraverso foreste di archi e sintetizzatori.
L’orizzonte è sabbia e nebbia, ma c’è qualcosa di misterioso che si cela nell’ombra, qualcosa di pronto per essere scoperto. È Città Deserta, il nuovo progetto nato durante la pandemia dalle produzioni in studio di Luca Landi (sintetizzatori, chitarra elettrica, sassofono, voce) e Mattia Gabbrielli (basso, sintetizzatori, chitarra elettrica, piano, voce), oltre che dalle batterie e dalle percussioni di Fabio Ricciolo.
Il loro sound può definirsi space-cowboy kraut, ispirato agli arpeggiatori di stampo inevitabilmente John Carpenter e alle colonne sonore di maestri italiani quali Alessandro Alessandroni, Piero Umiliani e Giuliano Sorgini, tra gli altri.