Circo in Vitro "Babordi"
BABORDI regia di Rita Pelusio – drammaturgia Domenico Ferrari
con Anita Terzaghi - Lapo Madia - Ottavia Bo - Zeno Piovesan
È lo spettacolo vincitore del Bando Progetti Speciali 2024, indetto dal Ministero della Cultura Italiano.
È un nuovo percorso di creazione artistica diretto dalla Piccola Scuola di Circo e svolto in collaborazione con PEM Habitat Teatrali, a cui prendono parte sei artisti circensi cresciuti all’interno della scuola e il cui obiettivo è la realizzazione di uno spettacolo ispirato al sistema di telegrafia senza fili di Guglielmo Marconi.
Lo spettacolo vuole raccontare con un linguaggio universale ed una drammaturgia contemporanea la condizione delle nuove generazioni, che si trovano in balia di un mondo governato da una comunicazione super- tecnologica ed immediata, ma dove gli ideali si scontrano con i valori di una società liquida e non così semplice “navigare”.
Se per il filosofo Zygmunt Bauman, la società moderna vive per il consumo e trasforma l’essere umano in merce, obbligando le persone ad adeguarsi agli schemi comuni e spingendole ad una perenne ed effimera ricerca della felicità, così in BABORDI il sapersi sbarazzare delle cose, diventa un'azione vitale per la sopravvivenza.
I sei personaggi/naufraghi si ritrovano a convivere in precario equilibrio in una zattera metaforica da cui attraverso acrobazie, invenzioni pseudo-tecnologiche e riflessioni esistenziali, cercano di comunicare i propri pensieri ad un mondo frenetico e in continua trasformazione.
Dates
Description
BABORDI regia di Rita Pelusio – drammaturgia Domenico Ferrari
con Anita Terzaghi - Lapo Madia - Ottavia Bo - Zeno Piovesan
È lo spettacolo vincitore del Bando Progetti Speciali 2024, indetto dal Ministero della Cultura Italiano.
È un nuovo percorso di creazione artistica diretto dalla Piccola Scuola di Circo e svolto in collaborazione con PEM Habitat Teatrali, a cui prendono parte sei artisti circensi cresciuti all’interno della scuola e il cui obiettivo è la realizzazione di uno spettacolo ispirato al sistema di telegrafia senza fili di Guglielmo Marconi.
Lo spettacolo vuole raccontare con un linguaggio universale ed una drammaturgia contemporanea la condizione delle nuove generazioni, che si trovano in balia di un mondo governato da una comunicazione super- tecnologica ed immediata, ma dove gli ideali si scontrano con i valori di una società liquida e non così semplice “navigare”.
Se per il filosofo Zygmunt Bauman, la società moderna vive per il consumo e trasforma l’essere umano in merce, obbligando le persone ad adeguarsi agli schemi comuni e spingendole ad una perenne ed effimera ricerca della felicità, così in BABORDI il sapersi sbarazzare delle cose, diventa un'azione vitale per la sopravvivenza.
I sei personaggi/naufraghi si ritrovano a convivere in precario equilibrio in una zattera metaforica da cui attraverso acrobazie, invenzioni pseudo-tecnologiche e riflessioni esistenziali, cercano di comunicare i propri pensieri ad un mondo frenetico e in continua trasformazione.